Alleghe

Alleghe

La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell'Agordino come zona a minoranza linguistica Ladino-Veneto. Caratteristica del paese è l'omonimo lago di Alleghe. Questa bellezza, formatosi nel 1771 lungo il Cordevole a seguito di una frana staccatasi dal monte Piz, che seppellì tre villaggi: Riete, Fusine e Marin. Il lago appena formato arrivava fino quasi al paese di Caprile. Poi, per effetto della sedimentazione dei detriti fluviali, si verificò un rapido innalzamento del fondovalle, che costrinse il lago a ritirarsi fino ad assumere la posizione attuale.

Alleghe
(Àlie in veneto)

Origine del Nome

Sebbene si tratti di un’ipotesi, il toponimo “Alleghe” potrebbe testimoniare, assieme alle iscrizioni ruperstri del 1° Secolo d.C. sul Monte Fernazza, l’origine romana del paese. Coerentemente con le sepolture scoperte nella Conca Agordina, che dimostrano come questi luoghi fossero abitati stabilmente già in epoca tardo-romana, Alleghe potrebbe essere stato un avamposto romano nella parte meridionale della Alpi. Secondo Dante Olivieri e Giovan Battista Pellegrini il nome “Alleghe” potrebbe derivare da “alega”, antico termine che, derivando a sua volta dal latino alĭca, significa “spelta”. L’ipotesi pare confermata dalle denominazioni Alega e Al(e)ghèra con le quali si indicano varie località prative del basso Agordino.

Vi è anche l’ipotesi che derivi da ‘alica‘ o ‘alicarius’, che tradotto sarebbe “granaio”, ed indicherebbe una (relativamente) grande disponibilità di terreno coltivabile.

Storia

In epoca mineraria, Alleghe si specializzò nel settore della lavorazione della posateria, dei coltelli e degli strumenti chirurgici, realizzati prevalentemente con il ferro acquistato dalle vicine Miniere del Fursil, allora in Tirolo ma contese con Venezia. Differenziò e specializzò quindi la propria manifattura rispetto a quella villaggi vicini (Cencenighe, celebre per il taglio e la lavorazione della pietra, la Val di Zoldo per la lavorazione dei chiodi, Sottoguda per il ferro battuto, la Conca Agordina per la costruzione ed impaglio delle sedie). Di questa attività tradizionale non rimane che il ricordo, dato che negli ultimi due secoli Alleghe ha invece sostituito la manifattura con una risorsa molto più redditizia e vantaggiosa: il turismo.

Capoluogo della Val Cordevole, il paese di Alleghe è stato tra i pionieri e tra i maggiori protagonisti dello sviluppo turistico delle Dolomiti, prima ancora di tante altre note località dei dintorni. La tradizione di accoglienza alberghiera è infatti portata avanti in questo luogo con passione fin dall’inizio del XIX Secolo, epoca in cui, complice la consuetudine diffusa del Grand Tour da parte dei giovani nobili e degli avventurieri d’Europa, cominciò l’esplorazione del Civetta e della Marmolada.

Destinazione per eccellenza dei pionieri dell’alpinismo, per lo più inglesi ed austriaci, ancora ai giorni nostri Alleghe è una delle mete preferite dagli appassionati di arrampicata sportiva che amano mettere alla prova le proprie abilità con le vie impegnative della famosa parete nord-ovest del Civetta, consociuta nel settore con l’appellativo di “regno del 6° grado“.

Dagli inizi del XX Secolo il ruolo di Alleghe quale destinazione turistica è sempre andato consolidandosi, facendone una vera e propria meta cult per gli amanti delle Dolomiti. Ancora oggi, malgrado il momento economico non proprio facilissimo, Alleghe rimane uno dei luoghi delle Dolomiti più consciuti ed amati dai turisti di tutto il mondo.

Alleghe: il centro

Piazza Kennedy è il piccolo ma suggestivo centro di Alleghe. A pochi passi dal lago, è caratterizzato da molti alberghi, negozi e noleggi sci e gradevoli locali. In Piazza Kennedy si trova anche la bella chiesa di San Biagio, piccola ma suggestiva chiesetta di montagna in stile gotico-alpino (classico della zona) e caratterizzata dalla raffigurazione del santo dipinta sul campanile.

Impianti di risalita

Nel 1982 è nato il Comprensorio Sciistico del Civetta, che dalla stagione 1993/94 fa parte del Dolomiti Superski.

In inverno…

Dispone di 80 km di piste da sci (due delle quali arrivano direttamente nella splendida Alleghe) con un totale di 25 impianti. Questi collegano fra di loro Alleghe, Selva di Cadore, Palafavera e Zoldo.

In estate…

D’estate gli impianti sono naturalmente in funzione e permettono agli ospiti delle Dolomiti di raggiungere facilmente l’attacco di numerosi sentieri (tra cui l’Alta Via delle Dolomiti n.1) o di lanciarsi lungo i pendii in emozionanti discese in Mountain Bike; in quota, la ski area è attrezzata anche con parchi divertimenti per bambini ed un parco avventura (il Civetta Adventure Park), senza contare la presenza dei rifugi, rendendo il comprensorio attrattivo anche per chi desideri trascorrere una rilassante giornata in quota senza compiere il minimo sforzo, prendendo il sole o degustando una delle saporite grappe locali.

Alleghe è meta escursionistica di massimo rispetto ed offre infinite possibilità per gli amanti delle passeggiate in montagna. Date le forti pendenze della zona, Alleghe è una meta per escursionisti allenati; le vicine cime del Civetta (appartenente al 3° dei 9 sistemi ufficiali riconosciuti e tutelati dalla Fondazione UNESCO Dolomiti) e del Sasso Bianco (Gruppo della Marmolada, 2° dei 9 sistemi delle Dolomiti UNESCO), la vicinanza alla Marmolada ed alle Pale di San Martino ne fanno un valido punto d’appoggio per giornate di escursioni nel Cuore delle Dolomiti. Il Giro del Lago rimane invece la passeggiata a fondovalle più amata dalle famiglie e dai turisti meno sportivi.

Alla vetta del Monte Civetta si accede oltre che con le vie d’arrampicata anche con le ferrate “Alleghesi” e “Tissi” sul versante di Alleghe in Agordino e con la ferrata “Via Normale” e poi con una breve salita dal Rifugio Torrani (situato circa 200 metri al di sotto della vetta) sul versante della vicina Val di Zoldo.

Servizi e Risorse Naturali

Alleghe offre agli ospiti sia escursioni impegnative che facili passeggiate nelle Dolomiti, adatte a tutta la famiglia; è il caso ad esempio del giro del lago, una suggestiva passeggiata che permette di abbracciare ad anello lo splendido e suggestivo Lago di Alleghe.

Benché sia allo studio un utilizzo maggiore del lago, impedito attualmente dalle normative regionali, sul Lago di Alleghe non sono permesse per il momento attività come il kitesurfing e windsurfing, ma è possibile navigarlo con piccole barche e pedalò, noleggiatili anche in loco.

I mezzi sono a disposizione degli ospiti dietro pedaggio sul Lungolago di Alleghe. Un altro lago spettacolare da visitare durante le vacanze ad Alleghe è il Lago Coldai, meraviglioso specchio d’acqua dall’inconfondibile colore, facilmente raggiungibile praticamente da chiunque.

 

 

 

 

Da sapere su

Alleghe
Alleghe (979 m s.l.m.) è uno splendido paesino di montagna ubicato in una posizione invidiabile nel cuore geografico delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. L’abitato principale è situato direttamente sotto l’impressionante parete nord del Monte Civetta (3220 m), una delle cime più famose e riconoscibili delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il paese di Alleghe è inoltre adagiato dolcemente sulla riva orientale dello splendido Lago di Alleghe, un grande ed affascinante specchio d’acqua dall’origine piuttosto recente (originato dalla frana del Monte Piz nel 1771) e caratterizzato da un intenso colore verde smeraldo. Questi due fattori conferiscono a questa località delle Dolomiti un atmosfera unica e suggestiva, facendo di Alleghe una delle località maggiormente apprezzate dai turisti di tutto il mondo sia d’estate che d’inverno.

Rifugi

Partendo da Alleghe si possono raggiungere i rifugi del gruppo del Civetta (rifugio Coldai, rifugio Tissi). Da questi, tra cui passa l’Alta via n. 1, si può a sua volta arrivare in altri rifugi. Sul Civetta è situato il rifugio Torrani, mentre continuando sul percorso dell’Alta via si giunge al rifugio Vazzoler.

Frazioni di

Alleghe

Frazioni

  • Caprile,
  • Colondel,
  • Sorastabiel,
  • Masarè,
  • Sala.

Caprile

Collocata ad una distanza di circa 4 chilometri da Piazza Kennedy in direzione dei Comuni Alto Agordini di Rocca Pietore – Marmolada e Livinallongo del Col di Lana sorge la frazione di di Caprile, a 1023 m. di altezza.
Caprile, antico limes tra i territori della Serenissima Repubblica di Venezia, a cui Caprile apparteneva (seppur con statuto speciale), ed il Tirolo; a ricordare l’antico ruolo di capolinea nord dell’influenza politica e militare veneziana, in Piazza San Marco a Caprile si trova una interessnte testimonianza del tempo che fu costituita da una colonna con il Leone di San Marco.
Zona povera di terreni coltivabili, Caprile è stata fino al Dopoguerra una zona soggetta ad alluvioni trovandosi alla confluenza di fiumi importanti come il Cordevole, il Pettorina e, poco più a valle, del Fiorentina; le cronache dei secoli XVIII e XIX ci raccontano infatti di innumerevoli alluvioni che ciclicamente mettevano a dura prova questo bel abitato del Comune di Alleghe. Dal 1966, dalla terribile alluvione che distrusse l’Agordino, simili eventi non si sono fortunatamente più verificati, soprattutto grazie ad interventi idrogeologici di una certa importanza.
Oggi Caprile si presenta come una piccola ma graziosa frazione completa di aree sportive e infrastrutture importanti; nelle vicinanze dei campi da tennis, del parco giochi e dell’avvenieristico ponte della frazione è presente inoltre una fontana di recente realizzazione che distribuisce l’acqua solforosa proveniente dalla sorgente posta poco più a nord nella frazione di Saviner e che si dice abbia proprietà risanatrici.
Caprile è famosa per essere stata, se non la prima, comunque una delle primissime località delle Dolomiti a divenire una destinazione turistica conosciuta e frequentata: il turismo a Caprile è una risorsa che viene sfruttata infatti da ben due secoli, ovvero dagli albori della storia alpinistica europea. Data la vicinanza al Civetta, alla Marmolada, al Pelmo ed ad altre cime delle Dolomiti UNESCO, Caprile è stata fin dagli inizi del XIX Secolo la meta scelta da avventurieri ed esploratori delle Alpi, prevalentemente nobili di ricche famiglie europee e celebri alpinisti. Già nel 1800 sorgevano a Caprile diversi pensioni ed alberghi nei quali trovavano alloggio gli appassionati delle Dolomiti; alcuni di questi alberghi sono tuttora aperti e continuano una tradizione vecchia di secoli.
Lo splendido contesto ambientale in cui si trova, circondato da conifere secolari, sovrastato a Sud-Est dalla frastagliata cresta rocciosa della Civetta ed adagiato su un piccolo promontorio proteso sull’omonimo lago, fa di Caprile un luogo ideale di cui è possibile godere in ogni stagione.
In estate, infatti è la base ideale per escursioni nelle vicine Val Fiorentina e Val Pettorina, per ascensioni ad alta quota sulla Marmolada ma anche sul Civetta, per gite in mountain bike, pic-nic e passeggiate nei boschi, o per visite guidate con le guide alpine. Inoltre, sul ghiacciaio della Marmolada gli appassionati di sci trovano condizioni di neve ideali anche d’estate.
In inverno, ovviamente Caprile si trasforma in un eccezionale punto di partenza per le piste da sci del comprensorio sciistico del Civetta o delle Tre Valli. Addentrandosi per le stradine del paese è ancora oggi possibile scorgere un gran numero di vecchie case rustiche in legno e pietra, che testimoniano il passato dell’abitato.  

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