Comelico Superiore

Comelico Superiore

Comelico Superiore (Cumelgu d Sóra anche se in ladino di Pàdola si direbbe Sèura e a Dosoledo Sòura)
COMELICO SUPERIORE

Comelico Superiore
(Cumelgu d Sora in ladino)

CANDÌDE (Ciandìdi in ladino)

È forse il paese più antico, come dimostra il Laudo della Regola (a Padola passava la strada romana che andava alla S. Candido d’allora è probabile che il primo riferimento abitato sia stata appunto Pàdola; quanto al laudo il riferimento è al “comun” di Candide, quindi a tutto il comprensorio del tempo; c’è un’interessante citazione in un diploma notarile del 21 dicembre 1191 che indica il territorio comunale con questa dizione: ”per omnes illos qui cotidie abitant in fabula Candidana a Tarcono usque ad Padulam”. In località di Tarcón esiste ancor oggi la strada romana e si trova sotto Candide verso Gera). Candìde ospita attualmente la sede comunale.

Distrutto più volte (la distruzione più grande fu compiuta nella primavera del 1508 dalle soldataglie di Massimiliano I per vendicare la sconfitta di Rusecco a Valle; furono bruciate tutte quattro le borgate del comune e le quattro chiesuole esistenti) e da gravi incendi, venne ricostruito mantenendo la meravigliosa posizione in cui si trova. Ospita alcune opere architettoniche ed artistiche di rilievo: Palazzo Gera, antica residenza dei Conti da Camino e in seguito dell’omonima famiglia Gera, Casa Monti/Giacobbi, la Chiesa di Santa Maria Assunta consacrata il 29 ottobre 1806, realizzata su progetto di Angelo Del Fabbro e affrescata da Giovanni De Min, custodiva inoltre l’altare in marmo, poi sostituito recentemente, di Pietro D’Andreis, e opere di Francesco Vecellio e Guido Reni.

La sottostante e contigua Chiesetta di S. Antonio Abate, è la più antica del Comelico, edificata su progetto del maestro Nicolò Ruopèl, detto anche “il murador de Carnia”. Spicca in alto l’ottimo organo del Callìdo. Sempre a Candide è possibile visitare il Giardino Alpino dove si trovano diverse piante rare della flora montana.

CASAMAZZAGNO (S-ciamazègn in ladino)

Colpito anch’esso in passato da incendi e distruzioni, si presenta ora come un tranquillo villaggio ove è conservata la tradizione del posto. Interessante la Chiesa principale detta di S.Leonardo Nuovo, risalente al 1870, che custodisce alcuni pregevoli altari in legno, alcune opere di Ghedina, Tommaso Da Rin e Pio Sòlero. Notevole la suggestiva chiesetta di S. Leonardo Vecchio, posta in posizione panoramica, in stile tardo gotico risalente al 1545 ad opera sempre di Nicolò Ruopel. Altra attrattiva è sicuramente il Museo Etnografico “La Stua”, che mostra gli usi e costumi della popolazione locale.

DOSOLEDO
(Dudlè in Ladino locale, poiché già a Pàdola varia in Duslè)

Frazione situata a ovest di Candide, merita una visita la Chiesa intitolata ai S.S. Rocco e Osvaldo, nella quale si può ammirare uno splendido altare in legno di Andrea Brustolon. Da visitare, inoltre, il piccolo museo “La Fudìna”, che custodisce gli attrezzi e i macchinari utilizzati dalla famiglia De Martin Fabbro, storici artigiani di forni e stufe, e lo spazio culturale multimediale Algudnèi (trad. “Algu=qualcosa D=di Nèi=noi”) presso il palazzo della Regola che illustra alcuni aspetti della cultura comeliana: le Regole, il Carnevale, il Rifabbrico di fine ‘800. Molto bello l’edificio signorile Palazzo Zandonella Dall’Aquila.

PÀDOLA

Ultimo, ma non per questo meno importante, il borgo di Pàdola, che si trova in una conca molto panoramica. Distrutto da un terribile incendio il 22 ottobre 1845, venne ricostruito secondo un progetto dell’architetto Segusini, disponendo le case a Croce di Sant’Andrea convergenti verso la piazza, ove si trova la Chiesa di S. Luca Evangelista consacrata nel 1869 dove vi sono opere di Tommaso Da Rin e due grandi pale di De Lorenzi. E una notevole tela di Cesare Vecellio in sacrestia.

Spicca alto nell’abside l’antico artistico altare in legno proveniente dalla vecchia chiesa bruciata. A Padola troviamo anche la pregevole chiesetta della Madonna delle Grazie, eretta nel 1859, e quella suggestiva dedicata a S. Anna, eretta del 1699 a due chilometri dal paese.

Poco distante vi è il Museo della Cultura Alpina del Comelico e Sappada, una dimostrazione degli ambienti di vita di un tempo, degli usi e costumi e dei luoghi di lavoro, ove è possibile anche ammirare sullo sfondo un grande affresco del pittore Vico Calabrò.

A valle del paese, sul torrente Padola, si erge la “Stua”, uno sbarramento artificiale in pietra lavorata che rendeva possibile la fluitazione del legname di cui si ha notizia sin dal 1317 e che oggi costituisce cellula museale.

Comelico Superiore è un interessante fulcro turistico in estate e in inverno, zona rilevante dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e culturale: una miscela di tradizione e natura che ha sapientemente saputo valorizzare nel tempo.

Val Comelico in Estate

Un’estate tutta da vivere nella Val Comelico tra passeggiate, nordic walking, escursioni, trekking, arrampicate, mountain bike, escursioni a cavallo e molto altro.

In Val Comelico potrete camminare lungo gli innumerevoli itinerari che dai prati di fondovalle, ai boschi e pascoli, consentono di giungere fino alle forcelle, sui crinali e sulle cime, ed ammirare paesaggi ineguagliabili. Immergersi nella natura, sentire i propri passi, perdersi nel tempo, gustare i caratteristici piatti locali. Tutto questo è a vostra completa disposizione.

Passeggiate, escursioni, trekking, vie Ferrate in Val Comelico

Innumerevoli passeggiate, escursioni/trekking tra i quali i sentieri geologici, i sentieri del Papa (percorsi da Papa Wojtyla nelle sue escursioni in Comelico), il sentiero Frassati del Veneto, le oasi naturalistiche con le Torbiere di Danta, la Val Visdende, la splendida Valgrande, i percorsi tematici (trói) coronati da sculture in legno, i percorsi sulle tracce della Grande Guerra in Vallon Popera e Passo della Sentinella, vie ferrate e vie normali alle più belle cime dolomitiche.

Nordic Walking in Val Comelico

Un’imperdibile occasione per conoscere lo splendido territorio della Val Comelico e nel contempo imparare una nuova e salutare disciplina. Consiste nel camminare con bastoncini appositamente ideati per questo sport. E’ un modo naturale e facile ma molto efficace per tonificare la muscolatura di tutto il corpo, stimolare la circolazione e migliorare sia la postura che la propria condizione fisica.

Mountain Bike in Val Comelico

Itinerari in mountain bike lungo gli splendidi percorsi Stone Man, D+ 5.6 oltre al famoso giro delle malghe in Val Visdende e molti altri, attraverso boschi, pascoli ed i caratteristici paesi della Val Comelico, anche accompagnati dagli appassionati locali.

Escursioni a cavallo in Val Comelico

Sarà un’esperienza indimenticabile per grandi e piccini attraversare a cavallo i boschi ed i sentieri della Val Comelico; sentire il fruscio del vento nella foresta, guadare i corsi d’acqua, incontrare la selvaggina, tutto in sella ai cavalli che il maneggio vi metterà a disposizione per le vostre indimenticabili passeggiate.
Nella Val Comelico per trascorrere una vacanza all’insegna dell’equitazione troverete tutto ciò che desiderate, dal cavalcare un cavallo o un pony alle lezioni di equitazione.

Val Comelico d’Inverno

Una vacanza in Val Comelico divertimento, sci e relax, ricarica naturale in un ambiente tranquillo: tutta l’area offre bellissime piste da sci fino ad oltre duemila metri, baciate dal sole fin dal primo mattino, perfettamente preparate e servite da nuove seggiovie confortevoli. Gli oltre 30 km di piste per lo sci di fondo, sono molto varie e divertenti, si possono ammirare panorami mozzafiato dai ricchi boschi di abeti alle cime dolomitiche, che all’aurora ed al tramonto s’infuocano illuminate dal sole. Itinerari ideali per il trekking in un ambiente incontaminato sono percorribili anche in inverno ma soprattutto in estate da giugno a ottobre.

La Val Comelico, realtà ladina ricca di tesori d’arte e di un carnevale tradizionale dove la fanno da padroni le famose maschere, Laké e Matazìn ed il ballo della vécia, antica ballata locale sulla musica della polka, fatta di balzi e saltelli, veloci e divertenti. Ideale per una vacanza all’insegna di natura e relax, la Val Comelico ti aspetta per un’esperienza indimenticabile.

Le favolose piste da sci dell’Alta Val Comelico che da Padola raggiungono i 2.000 metri di Col d la Tenda, fanno parte del più grande comprensorio sciistico del mondo, il Dolomiti Superski.

Un unico Ski-Carosello e unico skipass compreso nel comprensorio sciistico dell’Alta Pusteria, per costituire il nuovo “Giro delle Cime” con 93 km di piste da sci e 31 impianti di risalita.

Dolomiti Nordic Ski

Dolomiti Nordicski è il carosello di sci di fondo più grande d’Europa. Il comprensorio offre agli appassionati di sci nordico itinerari ottimamente preparati nelle seguenti località e vallate: Alta Badia, Valle Anterselva, Val Casies, Alta Pusteria, Osttirol, Val Comelico – Sappada, Cortina, Misurina, Valli di Tures e Aurina, Alpe di Siusi – Val Gardena, PelmoSkiCivetta e Forni di Sopra.

Trekking invernale ed escursioni sulla neve con le ciaspole

Camminare in Val Comelico d’inverno è davvero suggestivo, molte sono le proposte di escursione sulla neve a piedi e con le racchette da neve, “ciaspe o ciaspole”, (in dialetto comeliano “ciàspdi”) per vivere momenti indimenticabili in un ambiente di quiete quasi irreale.

Scoprire le meraviglie naturali della Val Comelico, di giorno o al chiaro di luna, da soli o in gruppo, “galleggiare” sulla neve e divertirsi in compagnia, assaporare un caldo vin brulé e gustare piatti tipici locali. Professionisti che amano e vivono la montagna hanno preparato per questa stagione itinerari da favola!

Sci Alpinismo sulle Dolomiti della Val Comelico

Sci alpinismo, lo sci in libertà assoluta che abbina l’attività fisica ad entusiasmanti sensazioni di avventura. In compagnia di amici o con una guida esperta ammirando i candidi panorami che offre la Val Comelico.

Può essere praticato con una buona preparazione ed attrezzatura adeguata, la salita con le pelli di foca applicate agli sci per evitare lo slittamento e la discesa in piena libertà per gustare appieno un ambiente incontaminato tra i più belli delle Dolomiti.

 

 

Da sapere su

Comelico Superiore
Si tratta di un comune sparso su una notevole superficie di kmq 95,86. La sede comunale si trova nel capoluogo di Candìde.
Comelico Superiore si trova nella parte più settentrionale della provincia di Belluno, al confine con la provincia autonoma di Bolzano e con l’Austria, si trova il Comune di Comelico Superiore (1210-3092 m).
Il suo confine attuale risale al dopoguerra del 1915/18 che andò a confermare il confine del 1753. Con il trattato internazionale di Rovereto nel 1752, comprense quattro principali frazioni: Candìde, Casamazzagno, Dosolédo e Pàdola e alcuni borghi periferici tra i quali Sacco, Sega Digón e Sopalù.

Persone legate a

Comelico Superiore
  • Mons. Bartolomeo Gera (Candide, 1603 – Feltre, 11 aprile 1681), dottore in teologia e in jure utroque, concluse la sua notevole carriera come vescovo di Feltre;
  • G.B. Zandonella (Dosoledo 1767 – Padova 1836), laureato in legge, insegnò in varie scuole concludendo all’Università di Padova, della quale fu anche Magnifico Rettore. Maestro del Rosmini e da questo assai stimato;
  • Francesco Carbogno (Pàdola – (1750-1821), scultore in legno e fine intagliatore con numerose statue sparse nelle chiese locali;
  • Dorigopiccolo Stefano (Pàdola 1732-1796), autore di pregevoli pale in varie chiese locali assieme al figlio Giovanantonio Dorigopiccolo (Padola 1771 – 1835), ritrattista notevole;
  • Mons. G.Batta Martini (Pàdola 1810 – 1877), professore e vicerettore del Seminario Vescovile di Udine, Pievano a Pieve di Cadore e quindi professore e Rettore del Seminario Gregoriano di Belluno, Vicario Generale Vescovile, inoltre, appassionato cultore e raccoglitore di memorie storiche cadorine;
  • Avv. Osvaldo Monti (24 luglio 1819 – 14 gennaio 1904), originaio di Candide, vissuto a Belluno, collaboratore vignettista di giornali dell’epoca e illustratore, tra l’altro, di una guida della provincia di Belluno con una documentazione iconografica molto ricca;
  • Zandonella Necca Roberto, Dosoledo, campione olimpionico (1968) e mondiale (1970) di bob a 4, oltre ad altre importanti qualificazioni.
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