Farra d’Alpago

Farra d’Alpago

Il 23 febbraio 2016 si è fuso con Pieve d'Alpago e Puos d'Alpago per formare il nuovo comune di Alpago.

Farra d’Alpago
(Fàra in veneto)

Il Lago di Santa Croce

Il Lago di Santa Croce è il più grande della provincia di Belluno ed il secondo del Veneto e nasce da una frana che ha chiuso la Val Lapisina bloccando la discesa del fiume Piave verso Vittorio Veneto e creando la Sella del Fadalto. Per l’effetto delle correnti d’aria che passando attraverso la stretta zona del Fadalto aumentano la loro velocità, è uno dei luoghi più ventosi dell’intera provincia di Belluno. Proprio per questa sua peculiarità è amato dagli appassionati di windsurf, kitesurf e vela.

Durante tutto l’anno, ma in particolare nella bella stagione, si possono ammirare dalla spiaggia lungo le sponde del lago grandi e colorate vele solcare le acque azzurre di questo specchio d’acqua ai piedi della Conca alpagota circondato da montagne e boschi, che richiama annualmente, da tutta Europa, gli amanti di questi sport che uniscono acqua e vento a forti scariche di adrenalina. Il Lago di Santa Croce ospita anche alcune regate e dà la possibilità di provare questi sport avventurosi anche ai più giovani.

Il Lago di Santa Croce ospita sulle proprie sponde l’Oasi di Sbarai che si estende per oltre 30 ettari nel comune di Farra d’Alpago ed è uno dei principali siti naturalistici della provincia di Belluno. E’ una vasta zona umida con una serie di ambienti diversi, legati alle variazioni di livello delle acque del lago.

Questo è l’habitat ideale per lo svernamento di molte specie di uccelli come il Tuffetto, la Pavoncella, la Cannaiola, il Forapaglie, il Pendolino e ancora l’Airone cenerino, la Cicogna bianca e il Labbo Codalunga. L’oasi si raggiunge facilmente percorrendo un sentiero pianeggiante, dove si ammirano, tra gli altri, splendidi esemplari di salice bianco di dimensioni monumentali e dove è possibile passeggiare comodamente praticando anche il birdwatching.

Inoltre all’interno della Baia delle Sirene, in località Santa Croce lungo il lato meridionale del lago, è stato realizzato il Centro sperimentale ittiogenico di Farra d’Alpago con l’intento di riqualificare l’area e di incentivare la produzione ittica del bacino delle specie più caratteristiche e pregiate – coregone, luccio e trota – a rischio di estinzione. A ciò si aggiunge una finalità, indirizzata in particolare alle scuole, più didattica ed educativa inerente la divulgazione delle attività legate al lago ed al suo habitat naturale.

La nuova struttura realizzata è perfettamente inserita nell’ambiente ed è una postazione magnifica e panoramica per poter ammirare la bellezza del Lago di Santa Croce e l’intera Conca alpagota; il Centro si sviluppa su due piani ed è stato costruito in legno e cemento con l’inserimento di grandi vetrate che si affacciano direttamente sullo specchio d’acqua.

Peculiarità

Dal 1995 i cinque Comuni dell’Alpago attraverso il Comitato “Alpago 2 ruote e solidarietà” organizzano in agosto l’ormai celebre Giro del Lago di Santa Croce, che richiama più di 4.000 partecipanti tra appassionati delle due ruote e soprattutto famiglie con bambini; una pedalata di 17,4 km a scopo benefico all’insegna della vita all’aria aperta e della riscoperta dei luoghi che circondano il bacino con partenza e arrivo nel centro di Puos d’Alpago, attraverso il territorio di Farra d’Alpago.

 

 

Da sapere su

Farra d’Alpago
Farra deriva da “fara”, un termine di origine longobarda indicante un gruppo, costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo. Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per fare veri e propri organismi politici-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo. Vi è inoltre la devozione longobarda a Santa Fara. Ne sono testimonianza i vari comuni che ancora oggi in Italia portano questo nome.

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