Storia
Tra le città venete, Feltre è indubbiamente una delle più pittoresche ed interessanti, anche perché la parte moderna non si sovrappone all’antica, chiusa entro le mura.
Dopo i più remoti insediamenti paleoveneti, Feltre diventò dominio di Roma a partire dal II secolo a. C.: di questo periodo restano numerose tracce, che affiorano frequenti dagli scavi periodicamente condotti. La città assunse peso strategico, economico e militare rilevante in quanto era situata, in posizione di confine, sull’importante Via Claudia Augusta Altinate, che congiungeva il basso Veneto alle regioni danubiane della Germania.
Più volte conquistato e devastato dai barbari (Visigoti, Unni, Alani ed altri), dopo l’ultimo saccheggio da parte dei Longobardi di Alboino il centro fu trasferito sul colle attuale, dove potè essere fortificato e meglio difeso. Al termine della dominazione dei Franchi, divenne terra dell’Impero che, alla fine del X secolo, consegnò Feltre al governo di un’oligarchia di famiglie locali. Con il venir meno dell’autorità imperiale, si andò consolidando quella dei Vescovi-Conti, che acquisirono giurisdizione civile, oltre che religiosa, su un vastissimo territorio che comprendeva, con il Feltrino, anche la Valsugana ed il Primiero.
Città ghibellina al tempo del Barbarossa, fu divisa da ampie discordie con la vicina e rivale Treviso. Alla signoria di Ezzelino da Romano seguì quella dei Caminesi e degli Scaligeri, finché nella prima metà del Quattrocento Feltre legò stabilmente le proprie sorti a quelle di Venezia, la cui Repubblica la governò fino al 1796. Nel frattempo i solerti Rettori veneziani esigevano i tributi e controllavano i luoghi d’interesse strategico che più di tutto stavano a cuore alla Serenissima. La crisi di Venezia coinvolse anche il Feltrino con una netta diminuzione della popolazione e la crisi delle attività economiche. L’indebitamento raggiunse punte altissime; ma nonostante tutto l’aristocrazia continuò ad esercitare il proprio splendore nel fasto ozioso di ville suggestive e scenografiche come quella dei Pasbie a Pedavena.
In questo lasso di tempo subì nel 1510 la rovinosa distruzione da parte delle truppe di Massimiliano d’Asburgo, che uccisero moltissimi cittadini e bruciarono un considerevole patrimonio d’arte. Subito dopo seppe rapidamente risorgere grazie ai commerci ed alla produzione locale e le testimonianze sono visibili nelle case affrescate di via Luzzo, via Mezzaterra, piazza Maggiore e via Tezze. Con la fine della Repubblica di Venezia era iniziato il ridimensionamento del ruolo di Feltre, che già aveva subito un grave smembramento della diocesi che perse, in favore di Trento, Valsugana e Primiero.
Nel 1797 i francesi occuparono la città, depredando chiese, edifici pubblici e privati; alle ruberie si aggiunse lo scalpellamento dei Leoni di San Marco e delle numerose lapidi scolpite, in segno di spregio verso la Serenissima. Scomparvero così i monasteri di S. Chiara, di S. Maria del Prato e di S. Spirito la cui ricchissima biblioteca fu devastata e dispersa. Con il trattato di Campoformio di quell’anno, Feltre divenne dominio austriaco e, dopo il Risorgimento, nel 1866, con plebiscito si unì al Regno d’Italia.
L’800 fu anche un periodo di vasti interventi urbanistici (vi si distinse, fra tutti, il Segusini), di impegnativi lavori pubblici per la viabilità, si costruirono scuole ed acquedotti.
Durante la prima guerra mondiale, il Feltrino per essere a ridosso del confine austriaco, divenne base di operazioni militari e fu invaso dopo la rotta di Caporetto, subendo gravissimi danni. Nuovamente occupato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, il territorio fu importante zona operativa delle formazioni partigiane.
Negli anni Cinquanta e Sessanta Feltre si è qualificata anche sotto l’aspetto dell’istruzione, con l’apertura dell’Istituto Universitario di Lingue Moderne.
Il centro storico ha conservato un aspetto caratteristico ed inconfondibile, con numerose chiese (San Rocco, Santissima Trinità, San Giacomo, San Giovanni Nepomuceno), palazzi prestigiosi, musei e soprattutto con la splendida Piazza Maggiore, dominata dalle Fontane Lombardesche. Il cuore religioso di Feltre è posto appena fuori le mura, con la Cattedrale nel cui sottosuolo sono stati operati degli scavi archeologici, ora aperti al pubblico.
Onorificenze
Ogni posto ha le sue origini e le proprie tracce.
Il 2 marzo 1952 la città di Feltre è stata insignita della medaglia d’argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Medaglia d’argento al valor militare: «Prode e fedele Città, già due volte decorata al Valor Militare, memore delle gesta gloriose dei suoi Alpini, subito dopo l’armistizio intraprendeva con ferma ed unanime decisione la lotta contro l’invasore tedesco. Sulle terre già rese sacre alla Patria dal sangue versato nella campagna di indipendenza e di unità, i suoi figli migliori rinnovavano la tradizione del risorgimento e del martirio nel combattimento, nel sacrificio. Provata da massacri e bombardamenti, tutta la popolazione cittadina e rurale dava nobile esempio di strenuo coraggio e di devozione alla Patria Italiana.» — Feltre, settembre 1943 – aprile 1945.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
- Cattedrale di San Pietro Apostolo (monumento nazionale)
- Basilica Santuario dei Santi Vittore e Corona (monumento nazionale)
- Vescovado Vecchio (sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra)
- Vescovado Nuovo
- Curia Vescovile
- Battistero
- Oratorio dell’Annunziata
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli
- Chiesa di Santa Maria di Loreto
- Chiesa di Ognissanti
- Chiesa della Santissima Trinità
- Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano
- Chiesa di San Giacomo Maggiore
- Chiesa di San Giovanni Nepomuceno
- Chiesa di San Luigi Gonzaga
- Seminario Vecchio
- Seminario Nuovo
Architetture civili
- Palazzo della Ragione
- Palazzo Pretorio
- Palazzetti Cingolani
- Palazzo Guarnieri
- Palazzo Tomitano
- Palazzo Cumano (sede della Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda)
- Palazzo De’ Mezzan
- Palazzo Zasio
- Palazzo Villabruna (sede del Museo Civico)
- Palazzo Borgasio
- Palazzo Crico Tauro
- Palazzo Villabruna Bellati
- Palazzo Aldovini Mezzanotte
- Teatro de la Sena – video: clicca qui
- L’Esculapio – video: clicca qui
- Fontane Lombardesche
- Casa Altin Salce
- Casa Avogadro Tauro
Architetture militari
- Castello di Alboino
- Porta Imperiale
- Porta Oria
- Porta Pusterla
- Caserma Zannettelli (già sede del 7º Reggimento Alpini)
- Castel Lusa