La miniera di Salafossa
Lungo la SR 355 sul fiume Piave in prossimità della frazione di Presenaio, nella località di Salafossa è stata svolta dal 1959 al 1986 un’attività mineraria, con estrazione di zinco (un quarto della produzione italiana) e piombo. Tra i maggiori giacimenti delle Alpi, la miniera nel suo periodo d’attività ha dato lavoro a circa 250 persone, rappresentando la maggior fonte di reddito per il Comelico Inferiore.
Le sue strutture, esempio di moderna tecnica mineraria, oggi dismesse, si svolgono soprattutto in galleria: la miniera di Salafossa costituisce anzi un notevole esempio di archeologia industriale sotterranea. Le prime testimonianze di sfruttamento della miniera tuttavia riportano molto più indietro, al 1544.
Il sito, in disuso, è visitabile previo contatto dell’Ufficio Turistico a Santo Stefano di Cadore.
Val Visdende
La vallata è formata dalla confluenza tra il torrente Cordevole (o Piave di Visdende) e il torrente Londo. Dal fondo valle è possibile vedere il
monte Peralba nel suo versante occidentale. Dalla Val Visdende si può raggiungere, tramite sentieri e mulattiere, il confine con l’Austria, dove sono presenti alcune casermette costruite nel periodo fascista, come base per il controllo del confine di Stato.
Benché la testata della valle sia aperta ed amena, racchiusa fra il
gruppo dei Longerin (2.571 m), il
monte Rinaldo (2.473 m) e le creste di confine, l’accesso avviene invece attraverso una stretta gola, percorsa da una strada che venne spazzata via dall’alluvione del 1966. Per questa sua caratteristica di relativa chiusura la valle è stata risparmiata dal turismo di massa e presenta ancora un aspetto naturale molto suggestivo.
Vi sorgono diverse caratteristiche borgate, tra cui le maggiori sono:
- Cima Canali,
- Prà della Fratta,
- Prà Marino,
- Costa Zucco
- Costa d’Antola.
È anche attraversata dalla
strada delle malghe, un panoramico percorso escursionistico che si sviluppa ad un’altezza media di
1860 m. Impegnativo per la durata se percorso nella sua interezza, collega le
malghe Dignas (
1670 m),
Campobon (
1927 m),
Cecido (
2014 m, quota massima della strada),
Manzon (
1890 m),
Chiastellin (
1968 m),
Antola (
1872 m) e
Chivion (
1745 m), può comunque essere scomposto in diversi tratti più brevi.