Vodo di Cadore

Vodo di Cadore

Per la posizione panoramica, gode di una grandiosa vista sull'impervio versante sud dell'Antelao, unico lato da cui è visibile la vistosa fessura e dal quale è possibile ammirare l'imponente dislivello tra l'abitato e la vetta.

Vodo di Cadore
(Guódo in ladino)

Comune a vocazione turistica, è adagiato nella media Val Boite a quota 910 m s.l.m., tra i massicci dolomitici dell’Antelao (3.264 m) e del Pelmo (3.168 m), ed è attraversato dalla SS 51 d’Alemagna. È il paese natale di Gianpietro Talamini (1845-1934), fondatore della testata giornalistica Il Gazzettino. Suo patrono è Santa Lucia, alla quale è intitolata la pieve.

Il territorio comunale comprende le già citate cime del Pelmo, dell’Antelao e del monte Penna, vette dalle quali si può godere di viste a 360 gradi. Vi sorgono inoltre il rifugio Gianpietro Talamini, a 1.582 m s.l.m., e il rifugio Venezia, a 1.947 m s.l.m., ai piedi del Pelmo e base per la sua ascensione. Presso entrambi i rifugi passa l’Alta via n. 1 delle Dolomiti, per il Venezia anche l’Alta via n. 3. Nel territorio di Vodo sorgono anche delle antiche malghe, tra cui malga Ciàuta, luogo dedicato alla lavorazione del latte e produzione dei suoi derivati.

L’abitato sorge sulla sinistra del torrente Boite, in una conca naturale locata al di sotto del colle Santa Lucia. Uno sbarramento artificiale, completato nel 1960, crea il lago di Vodo, che ha una capacità di circa 1.390.000 m³ e alimenta le centrali idroelettriche di Pontesei.Comune a vocazione turistica, è adagiato nella media Val Boite a quota 910 m s.l.m., tra i massicci dolomitici dell’Antelao (3.264 m) e del Pelmo (3.168 m), ed è attraversato dalla SS 51 d’Alemagna. È il paese natale di Gianpietro Talamini (1845-1934), fondatore della testata giornalistica Il Gazzettino. Suo patrono è Santa Lucia, alla quale è intitolata la pieve.

 

 

Da sapere su

Vodo di Cadore

Sport

“Stock Sport Vodo” è una società fondata alla fine del 1996 per la promozione ed il gioco dei birilli su ghiaccio e asfalto, allenata sul campo di pattinaggio comunale. Ha iniziato con tre squadre da quattro giocatori.
Dal 1999 al 2006 le sue squadre hanno sempre vinto il torneo regionale veneto, misurandosi con altre compagini cadorine.

Frazioni di

Vodo di Cadore

La frazione di Vinigo

Vinigo (Vìnego), chiamata anche “La terrazza delle Dolomiti” per la sua posizione panoramica che domina la valle del Boite, si trova a 1 km dalla statale 51 di Alemagna, a monte dell’abitato di Peaio; dista circa 20 km da Cortina d’Ampezzo. Gli abitanti sono circa 120.
Si tratta di uno dei più antichi insediamenti del Cadore. Paese piccolo e caratteristico per la sua architettura, ha un notevole interesse storico per la sua chiesa, che conserva alcuni affreschi della Scuola del Tiziano. La chiesa, costruita nel 1506, è intitolata a San Giovanni Battista. L’altare maggiore presenta la pala Madonna con Bambino tra i Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista e viene attribuita al pittore Francesco Vecellio, fratello del sommo Tiziano. L’altare di sinistra presenta una pala di Tommaso Vecellio, Madonna con Bambino tra i Santi Margherita e Antonio Abate. L’altare di destra è ornato da una pala, attribuita a Osvaldo Gortanuto, della Madonna della cintura.

La frazione di Peaio

La frazione di Peaio (Peej) si trova ad una quota di 890m s.l.m., ai piedi di Vinigo, e a circa 2 km dal comune. Dista 11 km da Tai di Cadore e 19 km da Cortina d’Ampezzo.
Lungo il suo territorio, tra il Boite e l’abitato, è ancora possibile percorrere a piedi l’Antica Strada Regia del Cadore, che collegava la Pianura Padana con i territori germanici. Di recente costruzione è invece la Ciclabile delle Dolomiti, che segue parallelamente la strada Regia e permette agli escursionisti l’accesso panoramico e facilitato alla frazione.

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